6 motivi per cui sceglierci!
La mostra Anthropocene sarà ospitata alla Fondazione MAST di Bologna, fino al 5 gennaio, a ingresso libero. Si tratta di un progetto artistico multimediale e multidisciplinare che documenta il segno che gli uomini hanno lasciato sulla terra.
Arte, scienza, pensiero e geografia, tutti per permettervi di ottenere una prospettiva d’insieme a rappresentazione delle prove di questo impatto umano accumulatosi negli strati geologici.
Il progetto lascia completa libertà all’interpretazione dell’osservatore tramite filmati e panoramiche dall’alto dell’urbanizzazione incontrollata, a Lagos come a Los Angeles. Oppure di come, sotto la superficie della città russa di Berezniki, le talpe meccaniche hanno scavato circa 10 mila chilometri di gallerie.
Troverete le fotografie di Edward Burtynsky, i film di Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier e una serie di installazioni in realtà aumentata che vi accompagneranno in questo viaggio intorno al mondo, mostrando i segni più profondi dell’azione dell’uomo sul nostro pianeta.
La mostra è suddivisa in quattro sezioni che coinvolgono gli spazi del MAST e il suo obiettivo è quello di invitarvi a riflettere sulla portata e sul significato di queste trasformazioni radicali.
Il termine “antropocene” è stato coniato proprio per definire l’epoca geologica in cui la Terra, comprensiva di tutte le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche in cui si svolge ed evolve la vita, è condizionata dagli effetti dell’azione umana.
La mostra sarà un’occasione per interrogarsi su cosa significhi essere umani su questo pianeta ora che abbiamo irrevocabilmente alterato l’equilibrio dei suoi sistemi.
Anthropocene è curata da Urs Stahel, Sophie Hackett e Andrea Kunard ed è organizzata dalla Art Gallery of Ontario e dal Canadian Photography Institute della National Gallery of Canada in partnership con la Fondazione MAST di Bologna.
E voi, ci andrete?